17 novembre 2013

Festival di Roma - I Vincitori

In un'edizione con nomi molto più importanti e film molto più attesi della scorsa, il Festival di Roma è arrivato presto alla sua conclusione tra fan in delirio per Hunger Games e star e starlette felici sul red carpet.
Fin dalla sua prima proiezione, il film di Spike Jonze sembrava avere vittoria facile e poteva essere battuto forse solo da Jean-Marc Vallée. I due hanno però dovuto accontentarsi di un premio ai propri attori (Scarlett Johansson e Matthew McCounaghey) mentre ad accaparrarsi il Marc'Aurelio è stato l'italiano Tir, andando così incontro ai gusti della giuria veneziana che aveva premiato il semidocumentario Sacro GRA.

foto tratta da cinezapping.com

Ecco tutti i premi:

Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film Tir di Alberto Fasulo

Premio per la migliore regia Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code)

Premio Speciale della Giuria Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk

Premio per la migliore interpretazione maschile Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club

Premio per la migliore interpretazione femminile Scarlett Johansson per Her

Premio a un giovane attore o attrice emergente tutto il cast di Gass (Acrid)

Premio per il migliore contributo tecnico Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code)

Premio per la migliore sceneggiatura Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him)

Menzione speciale Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones)

Per quanto riguarda la sezione Alice nella città, la vincitrice è stata la Finlandia che vede incoronati come miglior film The Disciple di Ulrika Bengts e Heart of a Lion di Dome Karukoski (menzione speciale).

L'altrettanto ambito Mouse d'oro è andato all'attesissimo Her di Spike Jonze, che ha convinto la gran parte della critica presente e vero colpaccio di Müller per l'edizione.

4 commenti:

  1. che 'sto film italiano sia meglio di quello di spike jonze è tutto da vedere.
    mi sa di solito premio campanilistico, un po' come a venezia...

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    1. In tutta sincerità, pure a me! Anche se il premio veneziano mi sembra un po' più credibile vista la concorrenza e Bertolucci presidente..

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    1. A me non molto, e credo sarà dura reperirlo in sala!

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