20 aprile 2016

CBGB

E' già Ieri. -2013-

All'inizio degli anni '70, a New York, Hilly Crystal, dopo un matrimonio fallito, dopo due bar falliti, decide di riprovarci, di aprire una nuova attività, in cui far sfondare il genere country.
Country, BlueGrass and Blues.
Quello che Hilly non sapeva, è non solo che il country avrebbe sfondato a 900 miglia da New York, a Nashville, ma che il suo locale, il suo orecchio d'oro, sarebbero diventati i beniamini di un genere completamente diverso, il punk.
Il finale di Vinyl ce lo mostra, intento a decidere il nome di questo bar, a disegnare l'iconica scritta su un foglio di carte, e mostrarlo a Richie Finestra.
Questo film datato 2013, da noi distribuito solo su iTunes lo scorso anno, racconta l'intera storia del locale, del suo fondatore, interpretato niente meno che da un irriconoscibile Alan Rickman.


La lungimiranza di Hilly, abituato all'anarchia fin da piccolo, sta nel saper scegliere le band da far suonare: è lui che fa i provini, lui che sente quel qualcosa, che decisamente c'è qualcosa nei Television, nei Talking Heads, nei Blondie e così da bar della periferia più tetra e sporca di New York, il CBGB si ritrova ad essere luogo di ritrovo per le band da tutta l'America, luogo di ritrovo per giovani scatenati.
In quel palco costruito con materiale scadente in un pomeriggio, passeranno Patti Smith, Iggy Pop, i Ramones... Nomi che sentiti oggi fanno ancora perdere la testa!
Lungimirante nella scelta musicale, Hilly non lo era altrettanto nell'economia del suo locale, dove in molti bevevano gratis, dove le bollette, l'affitto non venivano pagati, dove lo stesso Hilly decise di scommettere tutto sui Dead Boys, e se il nome, al confronto con i Ramones ai più non dice niente, un motivo ci sarà.
Perchè non erano gli affari il campo in cui Hilly ci sapeva fare, era nella musica.
E vederlo, seduto su una sedia, davanti al palco, a decidere del destino di una band, ad avere il privilegio si sentire Psyco Killers, Beacause the night, Roxanne, vedere come quei riff di chitarra, quelle armonie, gli fanno accendere gli occhi, fa capire con chi si ha a che fare.


Il ritratto che il film ne offre è di quelli completi, con tanto di cane Jonathan sempre appresso, di figlia che lo aiuta a mantenere un certo ordine, degli amici di sempre, o raccattati, salvati per strada ad aiutarlo.
Rickman si diverte e ci diverte nei panni del rilassato padrino del punk, e mentre nel palco si alternano camei che comportano anche una reunion potteriana (sì, c'è pure Rupert Grint/Ron), la storia del CBGB è condivisa con quella della rivista PUNK!, creata nello scantinato di - assieme -, ed è proprio dal suo stile fumettoso, dai suoi disegni che il film riprende la sua struttura.
Divertente, scorrevole e davvero rock, CBGB non si perde in troppi rompicapi come la serie Vinyl, alleggerendo il tutto con didascalie ad hoc, e con spezzoni musicali che fanno intuire la grandezza dei concerti, che a chiusura comprenderà ben 50000 gruppi live.
Il ritratto che ne esce è di un eterno perdente capace di fare la storia, di essere la storia, di creare, senza saperlo, senza rendersene conto, un'icona.
Nei titoli di coda, infatti, si vedono i Talking Heads essere inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, e ringraziare, primo fra tutti, lui, Hilly, per quanto fatto agli artisti di un'epoca, per quanto fatto ad un'epoca stessa.
E noi, rockettari impenitenti, non possiamo che accodarci a questo ringraziamento.


Regia Randall Miller
Sceneggiatura Randall Miller, Jody Savin
Cast Alan Rickman, Rupert Grint, Ashleey Green, Estelle Harris
Se ti è piaciuto guarda anche:
la serie Vinyl, School of Rock, We Are the Best!

4 commenti:

  1. Ho ADORATO questo film! :)
    Per me il CBGB è un vero e proprio mito e le band che lì hanno debuttato sono ancora - e sempre saranno - tra le mie preferite. Non sono in grado di capire quanto valga "in sé e per sé" il film, dato che su quell'argomento non riesco né posso essere "obiettivo" (oh, a me nel 1977 il punk ha cambiato la vita, per sempre. Che ci posso fare?...), so che l'ho visto e rivisto con immenso piacere e che mi pare che il compianto Alan Rickman abbia fatto un eccellente lavoro, così gli altri personaggi e il regista Randall Miller. Vabbè, e poi ci sono i Dead Boys! :)
    Un caro saluto.

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    1. Ciao! Ammetto di aver scoperto la storia del CBGB proprio grazie a questo film, leggero, divertente e davvero scanzonato... come il punk!

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  2. Filmetto punkeggiante caruccio, ma Vinyl è di ben altro alto livello! ;)

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    1. Vinyl si prende troppo sul serio, e soprattutto vuole seguire troppe storie, non cambio idea :) Qui, nella sua leggerezza, c'è tutto quel che serve.

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