5 aprile 2016

Shameless - Stagione 6

Quando i film si fanno ad episodi.

Casa Gallaghers è pronta a riaccoglierci, e come ogni anno, è forse la serie che più aspetto con impazienza.
Questa volta però è proprio la casa a non essere pronta per noi, messa all'asta, sarà solo uno dei problemi che Fiona e fratelli dovranno affrontare, impegnati però più a risolvere le loro vicende di singoli che non quelle di famiglia.
Altri tempi quelli in cui si dovevano racimolare soldi per l'affitto, ci si doveva premunire contro i ritorni di Monica o contro il cuore spezzato da Jimmy. Pur uniti, a modo loro, i Gallaghers se la devono cavare con le proprie gambe.
E così facendo, qualcosa manca, lo si sente, la stagione vola con più peso e più legame rispetto alla scorsa, ma sono i momenti d'insieme, o di coppia, che fanno la differenza.



A perdere ai punti, in tutto questo, e la componente femminile del cast, con una Fiona sempre splendida, sempre forte e sempre fragile, che gli uomini li sceglie sempre male, e se questo Sean non riesce a piacermi, un motivo ci sarà. Ad avere la peggio è però Debbie, la cara Debs che non è più una bambina, no no, ora che una bambina la deve crescere, partorire e gestire, i suoi scatti d'ira, le sue paturnie e i suoi tentativi di farcela agevolata da un Frank che non si fa certo troppe remore a sfruttarla, beh, la rendono particolarmente insopportabile.
Fortuna che a bilanciare il tutto ci pensano i maschietti, primo fra tutti Ian, che senza il Mickey tanto amato dalle fan, tocca il fondo, per poi pian piano risalire, grazie all'amore, grazie a una forza di volontà che mette anche il bipolarismo, la malattia mentale in una nuova ottica, e ci aiuta a giustificare quell'inserimento piuttosto forzato di un incidente che lo porta a voler fare il paramedico.
Lip, invece, è genio e sregolatezza, cade pure lui, sempre e sempre più in basso, in un college in cui un po' si ambienta, un po' si perde, con un amore che non è amore, con l'alcool a trasformarlo in un futuro Frank, lui che a un Frank con due dottorati si appoggia. Una caduta predestinata, cercata fin dall'inizio, e che per questo fa più male.
Ma arrivati alla fine di questa carrellata, si arriva alla storyline più completa, più bella, quella di Carl, che pure lui non è più un bambino, anzi, uscito dal riformatorio, guadagna più di tutti gli altri Gallaghers messi insieme, spaccia e raggira, minaccia e costruisce un impero, facendo scricchiolare una famiglia e i nervi di una Fiona che né come madre né come sorella né come moglie sembra saper cosa fare. Quando tutto cambia, quando la realtà con il suo sangue bussa alla porta, è lì che ritroviamo quello stesso Carl ferito e pronto a cambiare, pronto a dare il meglio di sé per amore.
E Frank?


Frank come sempre, come lo scarafaggio che è, se la cava, gestendo il lutto per la donna perfetta, trovando nuove vittime o vecchie fiamme hippie, ancora una volta si salva, ce la fa, e rovina tutto.
Anche se a ben guardare, a rovinare tutto in un finale amaro più che lui, sono i segreti, è la verità che esce allo scoperto.
Il lungo calvario di questa stagione finisce quindi nell'amarezza, con il fiato trattenuto per la paura del peggio, e quando questo non accade, fa comunque male.
Ci sono però Kev, Vi e Svetlana a dosare con le loro complicate e divertentissime vicende il dramma in agguato, facendo di Shameless il perfetto mix tra comicità e dramma.
Ormai cresciuti, ormai alle prese con problemi quasi normali, come l'alcool, come la maternità, come una malattia o la morte, o semplicemente -se mai è stato semplice- l'amore, i Gallaghers colpiscono e affondano anche questa volta, dando il meglio di sé però insieme, anche solo attraverso sguardi di complicità, chiamate d'emergenza o un brindisi in onore all'altro.


3 commenti:

  1. Stagione tra luci e ombre.
    Anche per me c'è stato un grande Carl su tutti e una Debs in versione teen mom più che odiosa.

    Nel complesso sempre godibilissima, però c'è stata qualche sottotrama scema di troppo e sono mancati i grandi momenti delle precedenti seasons. A parte il finale, che nella sua amarezza è stato davvero ottimo!

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  2. La perdita della casa è stato un momento da brividi perché pensare a dei Gallagher nomadi sarebbe stato come vedere i Crawley sbattuti fuori da Downton Abbey peccato però che si sia risolto tutto troppo in fretta. Carl si è rivelato il Gallagher dell'anno: da essere una sorta di Pablo Escobar in miniatura arriva a voler diventare un poliziotto (e Carlo agente di polizia farebbe molta più paura rispetto a Carl criminale).
    Sean lo vedevo bene con Fiona, per una volta credevo avesse trovato quello giusto: che sceneggiatori accaniti. E Frank è sempre il solito stronzo sempre a un passo dalla redenzione.
    Aspettiamo con ansia la settima ;)

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  3. Appena finito di vedere l'ultimo episodio e sesta stagione che nel complesso mi é piaciuta anche piú della quinta. Molto bene il personaggio di Carl e anche Debbie nonostante sia odiosa é stata ben costruita. Finale amarissimo e quasi ingiusto...

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