2 settembre 2017

Venezia 74 - Foxtrot

Fermi là.
Vi richiamo ancora all'ordine perchè lo so che siete come me, che vedete un regista israeliano (Samuel Maoz) e tentate la fuga, leggete lingua farsi e vorreste uscire dalla sala, ma no, anche questa volta, fidatevi, tentate, e non ve ne pentirete.
Perché?
Perché Foxtrot è una storia che non ha bisogno di una geografia, perchè Foxtrot ha dalla sua una signora storia, perchè questa storia ha una sceneggiatura sopraffina, fatta di incastri, di drammi, di risate e genialità. Perché Foxtrot ha una regia da applausi, che -lo dico? lo dico- mi ha ricordato Tarantino e i suoi movimenti di macchina, le sue peripezie, i suoi angoli strani, le sue sperimentazioni.
E lo so che Tarantino lo si tira sempre in ballo, figurarsi in una storia dove l'assurdo, la tragedia unita alla commedia si mescolano.
Ma a lui ho pensato, o se non a lui, a quel Big Bad Wolves ugualmente israeliano che aveva eletto film dell'anno nel 2013.



Ma di cosa parla questo Foxtrot?
Parla di un soldato, di stanza in un check point remoto e poco frequentato, del suo destino e della sua famiglia.
Tutto qui?
Sì, meglio non dire altro altro sulla trama, meglio non svelare il disvelamento di questa, per suscitare la vostra curiosità, e perchè dire di più rovinerebbe davvero la visione, che gode del non detto, dei colpi di scena.
Aggiungo solo che, che sia in mezzo a quel nulla dove si inventano soluzioni per passare il tempo e divertirsi, o sia in quella casa di famiglia all'avanguardia e ben studiata dove si consuma un dramma, l'emozione, il genio non mancano, con dialoghi e situazioni da applausi, con inserti di racconti altri, graficamente mostrati, che oltre a strappare qualche risata sincera, meritano ancora più applausi.
Dimenticate allora il timore che un nome come Samuel Maoz può suscitare, e iniziate a ringraziarlo, dimenticate la lingua farsi e piuttosto immergetevene, qui c'è posto per fumetti sconci, per musica da ballare in modo sfrenato, per farsi le canne e per riflettere. In un dramma del destino che non ti aspetti, ma che incastra tutti i suoi ingranaggi alla perfezione.

2 commenti:

  1. Lo spunto di partenza non è che mi entusiasmi molto ma, se tiri in ballo paragoni con Tarantino e Big Bad Wolves, le aspettative si impennano subito! ;)

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    1. Impennale e spera venga intercettato dalla nostra distribuzione o dai soliti siti, perché é una piccola bomba!

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