31 dicembre 2017

In Central Perk Awards 2017 - Top Film 10-1

La prima parte della top 20 è stata svelata, e ora non resta che scoprire qual è il mio film preferito di quest'anno.
Sarà una sorpresa come lo scorso, in cui sì, ho dovuto barare?

[Il titolo rimanda alla recensione]



Il film che verrà ricordato per la busta sbagliata, e non per il suo vero valore.
Sbagliando.
Perchè anche se tratta temi che alle statuette strizzano l'occhio, lo fa con delicatezza e bravura.

30 dicembre 2017

In Central Perk Awards 2017 - Top Film 20-11

Li abbiamo spulciati, ora è il momento di metterli in ordine
Il GGG, Loveless e Il mio Godard non sono ancora passati sul mio schermo, ma l'hanno fatto film che non hanno lasciato il segno, che il tempo ha indebolito e infatti trovarne 20 di meritevoli di stare qui non è stato facile.
Grandi esclusi non ce ne sono, e per alcuni -per me- ha significato tornare al Festival di Venezia di settembre 2016, ma limando, spostando, smussando, eccoli qui i primi, pardon, gli ultimi 10 film più belli dell'anno.

[Il titolo rimanda alla recensione]



Il ritorno di Kusturica, folle e pieno di cuore, passato troppo inosservato.
E pure la Bellucci, in serbo, ha il suo perchè.

29 dicembre 2017

In Central Perk Awards 2017 - Premi Categoria per Categoria [FILM]

Le migliori serie TV sono state proclamate, e sono pure state spulciate.
Ora è il momento di passare ai film, e mentre affino la top 20 in pubblicazione da domani, lascio qua e là qualche indizio, andando a categorizzare tutto, e dando spazio anche ai quei film che in Italia non hanno trovato distribuzione, ahime.

Miglior Attrice

5. Amy Adams - Arrival
4. Isabella Ragonese - Sole Cuore Amore
3. Kate Winslet - La Ruota delle Meraviglie
2. Emma Stone - La La Land
1. Natalie Portman - Jackie

In Central Perk Awards 2017 - Premi Categoria per Categoria [SERIE TV]

La migliore serie TV del 2017 è stata decretata ieri, e ora si può spulciare senza problemi di spoiler fra le varie categorie.
Quale sarà il miglior episodio? Quale la miglior colonna sonora?
Basta scorrere, per scoprirlo.

Miglior Attrice Protagonista

5. Britt Robertson - Girlboss
4. Carrie Coon - The Leftovers
3. Sarah Gadon - Alias Grace
2. Rachel Brosnahan . The Marvelous Mrs. Maisel
1. Elisabeth Moss - The Handmaid's Tale

28 dicembre 2017

In Central Perk Awards 2017 - Top Serie TV 10-1

Le ultime 10 posizioni sono state svelate, ora è il momento delle prime.
Chi verrà incoronato dopo Rectify dello scorso anno a miglior serie TV di questo 2017?

[Il titolo rimanda alla recensione]




Una serie attesissima che finisce né per deludere troppo né per accontentare troppo.
Doveva essere un evento, poteva essere diversa e migliore, e a questo punto, stare nel mezzo di queste top 20 potrebbe già sembrare una mezza sconfitta.

27 dicembre 2017

In Central Perk Awards 2017 - Top Serie TV 20-11

Il peggio è passato, ora, per il meglio, siete tutti pronti?
Sì.
E allora, via con le migliori serie Tv in circolazione quest'anno. Esclusi di eccellenza ce ne sono (Doctor Who, Sherlock, Peaky Blinders), soprattutto per lasciare posto a serie più "fresche", ma ancor più perchè mai come quest'anno di ottime serie ce ne sono state anche troppe. Tanto che non tutte sono riuscite a passare sul mio piccolo schermo. Rimedierò, promesso.
Intanto, ecco qui la prima decina delle serie da iniziare subito!

[Il titolo rimanda alla recensione]



È l'anno di Margaret Atwood, e con questa sua seconda opera (l'altra, chissà in che posizione, arriverà domani) su piccolo schermo, riesce a colpire, ad ammaliare.

26 dicembre 2017

In Central Perk Awards - Delusioni e Cantonate 2017 [FILM]

Dopo il peggio passato sul piccolo schermo, il peggio visto sul grande.
Anche qui è bene ricordare che si tratta più di delusioni che non di film propriamente brutti. A volte manca l'emozione, a volte semplicemente l'interesse.

[Il titolo rimanda alla recensione]



Il film che ha fatto innamorare Michael Fassbender e la moglie Alicia Vikander, ha fatto invece disinnamorare di Derek Cianfrance.
Polpettone melenso e drammatico all'inverosimile che all'inverosimile annoia.

In Central Perk Awards - Delusioni e Cantonate 2017 [SERIE TV]

Squillino le trombe, rullino i tamburi: gli In Central Perk Awards hanno inizio.
Come sempre, si inizia dal peggio, prima con le serie TV, più tardi con i film.
Come sempre, il peggio non significa "brutto", significano serie magari meritevoli, ma che hanno deluso, o cantonate che non potevano incontrare i miei gusti.
Nonostante i tanti rami secchi tagliati, e un radar ormai affinato contro le sòle, qualcuna ci scampa.
Ecco cosa non mi è andato giù sul piccolo schermo, quest'anno:

[Il titolo rimanda alla recensione]



Non me ne voglia Elisabeth Moss, ma questa seconda stagione arrivata a sorpresa e a distanza, aveva in sé troppi personaggi difficilmente sopportabili, e una realtà raccontata difficile da credere. 
Non tutto mi ha convinto, anche se molto si salva, ma a conti fatti, a prevalere è stata la delusione.

25 dicembre 2017

A Very Murray Christmas!

Ah ah, capita la battuta?
Vi auguro un A very Murray Christmas, perchè il piccolissimo film che vi consiglio ha per protagonista Bill Murray?
Fa ridere, no?
No.
Infatti.

24 dicembre 2017

La Domenica Scrivo - Tradizioni (di binari tracciati, di quadrati e cerchi, di buoni propositi)

Dal 26 novembre -il giorno dopo il mio compleanno- si può iniziare a parlare di Natale.

Da 1° dicembre si può comprare il pandoro (il panettone, con i canditi, anche no).

L'8 si fa l'albero di Natale.

Il 23 ci si trova a bere e mangiare con il maglione di Natale più assurdo che si ha.

Il 24 ci si trova in piazza, sorseggiando vin brulé e aspettando i fuochi d'artificio, facendosi gli auguri, regalando quanto appena uscito dal forno.

Il 25, un anno si pranza dalla mia famiglia, un anno da quella del giovine, poi si passa dalla famiglia con cui non si ha pranzato per fare gli auguri, e stanchi, e pieni di ogni cibo, si arriva a casa, ci si butta sul divano, e si guarda il classico Disney che passa in TV.

Il 26 partono gli In Central Perk Awards, con giornate a scegliere, sforbiciare, eliminare e eleggere, fino al 31.

Sì, sono metodica, sì, sono quasi fin troppo legata alle tradizioni, punti fermi, che sono come fari per dirmi: sì, continui ad essere sulla giusta strada.

23 dicembre 2017

Happy End

Andiamo al Cinema

Ultima recensione dell'anno, qui su In Central Perk.
E non si può che chiudere con un lieto fine.
Come, il lieto fine l'ha scritto Haneke?
E il tutto sembra quasi un ossimoro, come a dire che no, "lieto fine" e "Haneke" nella stessa frase non possono stare?
Effettivamente...

22 dicembre 2017

La Battaglia dei Sessi

Andiamo al Cinema

È decisamente l'anno del tennis, al cinema.
Strano per uno sport bistrattato, non propriamente facile da seguire e non propriamente cinematografico.
Ma parlare di tennis al cinema, significa parlare anche di ciò che ruota attorno allo sport, focalizzandosi su questo, su altro oltre terra rossa e palline gialle.
Borg McEnroe raccontava una sfida quasi epica tra diversi, una tensione palpabile, un diverso passato e un diverso obiettivo per la vittoria, che significava un sogno.
La battaglia dei sessi va oltre, lasciando quel campo da gioco in un angolo, spingendosi invece su un campo politico che si fa attuale.

21 dicembre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema di Natale

Natale al Cinema?
Sì ma solo di qualità. Visto che dalla prossima settimana il blog sarà invaso dalle classifiche di fine anno, la rubrica si allarga.
Tra animazione finalmente di qualità e titoli che promettono scintille e magie -con un pizzico di buonismo, ovviamente-, in queste feste oltre a pandoro e cinepanettoni c'è di più.

Dal 21 Dicembre

Dickens - L'uomo che inventò il Natale
Non c'è Natale senza almeno una versione de Il Cantico di Natale di Dickens, e questa volta arriva dritta dritta al cinema e con un signor cast (il prezzemolino Dan Stevens, Christopher Plummer, Jonathan Pryce). Non si racconta però solo di Scrooge, ma di chi Scrooge l'ha inventato e scritto, e che un po', quello Scrooge è.
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Wonder
Buonismo come se piovesse. Perché c'è un bambino con malformazioni che si stacca dalla sua famiglia, c'è una famiglia felice e innamorata che lo sostiene, perchè quel bambino usa l'ironia e frasi zuccherose per combattere i bulli.
Insomma, la solita classica buona storia di Natale, che nonostante Julia Roberts, Owen Wilson e Jacob Tremblay, è a rischio diabete.
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Ferdinand
Un toro all'apparenza temibile, in realtà un cuore di panna che si rifiuta di combattere nelle corride.
Temi animalisti e un po' da cliché, per un'animazione almeno un po' più adulta di quanto finora ci è stato propinato.
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50 primavere
La crisi di mezza età di una donna all'alba dei suoi 50 in cui si ritrova divorziata, senza lavoro, e prossima a diventare nonna. Inizierà a cercare l'amore.
Della Francia, nonostante tutto, ci si fida.
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Dal 25 Dicembre

The Greatest Showman
Un musical per Natale? Sì grazie.
Un musical con Hugh Jackman e Michelle Williams ambientato nel fantasmagorico mondo del circo? Sì, grazie.
Il rischio patinatura c'è, ma alla magia, sotto le feste, è bello credere.
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Dal 28 Dicembre

Coco
Riuscirà la Pixar a sfuggira all'impasse degli ultimi tempi? Ci prova portandoci in Messico, in quella cultura che tanto celebra e festeggia la morte, e ci prova cercando di superare quel capolavoro che è Il Libro della Vita.
Io resto titubante, ma il posto al cinema l'ho già prenotato.
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Come un gatto in tangenziale
La coppia Antonio Albanese-Paola Cortellesi a raccontare la solita storia di opposti che si scontrano, in questo caso due genitori di figli innamorati fra loro.
Clichè, ovvio, ma almeno un pizzico sopra ai cinepanettoni che imperversano in sala.
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Napoli Velata
Ferzan Ozpetek torna al cinema per raccontare una passione che si trasforma in investigazione, il tutto -come da titolo- a Napoli.
Toni da melò che potrebbero facilmente scadere nel ridicolo.
Con Alessandro Borghi e Giovanna Mezzogiorno.
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20 dicembre 2017

Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi

Andiamo al Cinema
(SPOILER qua e là)

Ho riletto quanto scritto due anni fa per Il Risveglio della Forza e mi sono stupita di me stessa.
Tutto quell'entusiasmo, davvero?
Tutto quell'entusiasmo trasformato in parole, in frasi fiume, in una felicità palpabile.
La diffidenza un po' mi è sorta: non è che ero stata accecata dalla maratona affrontata e appena finita degli altri capitoli di Guerre Stellari? Non è che l'Evento che si stava per compiere e che avrebbe portato al cinema almeno tre generazioni, aveva influito sul mio giudizio?
No.
Rivisto a due anni di distanza, Il Risveglio della Forza mi ha entusiasmato proprio come quelle parole hanno trasmesso, ritrovare vecchi amici, conoscerne di nuovi, partire di nuovo per un lungo viaggio, e ritrovare il cuore che va a mille in una delle tante, splendide battaglie, o con gli occhi pieni di lacrime per "ritorni a casa" e abbracci fra ex.
Rivederlo, ha fatto bene.
O forse no.
Perché duole dirlo, ma lo dico fin da subito: Gli Ultimi Jedi non mi ha entusiasmato allo stesso modo.

19 dicembre 2017

The Deuce - La Via del Porno

Mondo Serial

Il discorso è più o meno quello fatto per Vinyl.
David Simon e George Pelecanos (The Wire) alla creazione e alla scrittura.
James Franco alla produzione.
James Franco anche protagonista, e non in un solo ruolo, ma in due, assieme a lui Maggie Gyllenhaal, Emily Meade, Zoe Kazan.
Il tutto, per una serie ambientata negli sporchi anni '70, nei quartieri non certo ben frequentati di New York, dove imperversano i malaffari e la prostituzione. Il tutto, per raccontare la nascita e lo sviluppo dell'industria del porno.
Ovvio, come per quel Vinyl che raccontava lo scompiglio punk nella scena di New York degli anni '80, aspettarsi scintille, aspettarsi il meglio.
E invece, proprio come per Vinyl, i grandi nomi, la gran solidità che ci si aspetta, finiscono per schiacciare sotto il loro peso, in una noia che non ti aspetti.

18 dicembre 2017

Il Lunedì Leggo - L'Assassino, Il Prete, Il Portiere di Jonas Jonasson

Ci sono un assassino che ha passato praticamente tutta la vita in carcere che finalmente viene scarcerato e cerca di navigare dritto lontano da droghe ma non dall'alcool e che finisce per incontrare Gesù, un prete -donna- che dalla chiesa e dal pulpito è stata allontanata, e un portiere, di un motel dell'amore prima, di un albergo di quart'ordine poi, che si ritrova a ospitare l'assassino di cui sopra, e dare rifugio al prete -donna- appena menzionato.
Tre disperati, incapaci di stare al mondo e che il mondo non sopportano, il cui destino però si unisce.
Jonas Jonasson aveva fatto capolino nella mia libreria con una copertina buffissima e un Centenario che scappava dalla finestra. Nella sua fuga, si ricostruiva un po' tutta la Storia degli ultimi 100 anni, con i fatti salienti che andavano a combaciare con altrettante tappe nella vita di un vecchino ora solitario. C'era tornato poi con un'Analfabeta che sapeva contare, una ragazzina di Soweto (Sudafrica) dalla mente matematica strabiliante, che finiva in Svezia, e con la scusa la storia della Svezia e dei suoi re, ci veniva raccontata.
Lo schema, come la scrittura, erano perfetti: fluidi, veloci, ripetitivi il giusto, capaci di passare dal singolo al generale, di condensare e riassumere in piena ironia.
Qualcosa, però con questo terzo romanzo, s'inceppa.

17 dicembre 2017

La Domenica Scrivo - Amore (di esperimenti 2.0, di marpioni, di tempo prezioso)

Tutto parte da un esperimento.
Io -che l'amore l'ho conosciuto in carne e ossa e l'ho vissuto in era pre-social- mi sarei infiltrata in app e siti di incontro, per capire un po' come funziona un mondo nuovo, dove contano le parole, conta il raccontarsi senza vedersi, e contano le foto scelte per rappresentarci, accuratamente selezionate.
Doveva essere facile, un gioco che non si sarebbe spinto oltre, con il giovine ben allertato e non preoccupato.
L'esperimento, però, è durato appena mezzora.
Come a Stanford, le cose hanno iniziato a scemare velocemente, a prendere pieghe strane, con numeri che facevano davvero girare la testa, e io che alzavo bandiera bianca.
Neanche ci sono arrivata ad app più spinte o semplicemente alle app (ché poi, avendo l'ormai defunto Windows Phone, in quanto ad app la scelta era già limitata). Ho semplicemente creato un profilo su Meetic, senza pagare alcun tipo di abbonamento, e dopo aver risposto a domande piuttosto banali ché neanche alle elementari ci si chiedeva fra fidanzatini, sono stata bombardata da messaggi, visite, sono stata la sbandata per molti, aggiunta ai preferiti da altrettanti.
E no, la foto messa non era certo provocante, non ho dato corda a chissà chi, diciamo ad un paio, diciamo per un paio di domande, per subito stancarmi del gioco.
Al momento in cui scrivo, i  numeri continuano a crescere, con almeno un centinaio di messaggi che nemmeno aprirò, e almeno 800 "sbandate".


Capire perchè non è difficile: la legge dei grandi numeri.
Butti l'amo, rompi il ghiaccio in modo scontatissimo, fai la solita battuta del caso (mi sono registrata come Lì -mio diminutivo, perchè sì, anche un nome di 4 lettere può essere diminuito) come "cosa ci fa Lì, Qui ahahah" e speri. Nel mentre, fai la stessa cosa con chissà quante altre, passando una serata a guardare uno schermo.
C'è chi c'ha provato da subito senza perdere tempo, chiedendo foto, andando dritto al punto chiedendo se fossi fidanzata, se preferissi un biondo o un moro, c'è chi con un "ciao come stai?" cercava di attirare l'attenzione.
Poi, ovviamente, ci si mette Meetic di mezzo, che non è lì a far la carità ai cuori solitari, ma chiede in modo pressante di abbonarsi, di pagare badge, o certi messaggi nemmeno te li fa aprire.
Tutto questo, l'ho capito standoci mezzora.
Mezzora in cui continuavo a pensare alle pagine di un libro che potevo leggere, alla puntata di Shameless che doveva rimanersene ancora lì in attesa.

Il punto, poi, è che non mi serviva nemmeno iscrivermi a un simile sito per capire che simili siti non fanno per me, né ora, né in un presente parallelo da single.
Tutto diventa come una gigantesca discoteca, e se in discoteca ti bastava un certo sguardo, un non rivolgere la parola, un girare la testa per far capire che no, non ci saresti stata, con uno schermo davanti le cose si complicano.
Che poi, non sono moralista/vecchia scuola/intransigente, perchè c'è chi in discoteca odia andarci, come conoscere qualcuno non sa come farlo, e qui si butta, con più sicurezza, con qualche filtro che aiuta, e magari l'amore lo trova davvero.
Io mi sento comunque immensamente fortunata ad aver incrociato in discoteca (rock, che sia messo in chiaro) lo sguardo giusto, di non aver voltato la testa e di aver iniziato a parlare e biascicare come meglio potevo con un giovine altrettanto imbarazzato.
Mi sento fortunata a non averlo dovuto giudicare in base alle foto sui suoi social, facendo la conta delle ex, degli amici, dei suoi gusti, ma chiedendoglielo, poco a poco, appuntamento dopo appuntamento.
Mi chiedo se sono le nuove generazioni, o anche i single della mia, a perdere qualcosa, o io a perdere l'infinita opportunità che il mare di internet offre, un mare sempre pieno di pesci, che se si ha fortuna abboccano. Amicizie che nascono per un mi piace, amori per un cuore che diventa rosso, la possibilità di scoprire passato e presente con un click, e ancora non ho capito se così facendo è una perdita di tempo, o è solo del tempo guadagnato.

A loro -i single in cerca d'amore- invidio solo quel brivido, quelle farfalle allo stomaco quando quello che abbiamo adocchiato -e sì, nella mezzora pure io ne avevo adocchiato uno, ma né mi ha scritto né sono stata una sua sbandata, quanto è ingiusta e ovvia la vita- quello, dicevo, inizia a provare interesse. Invidio i dubbi, le paturnie, la timidezza, il flirt, il non conoscersi e lo scoprirsi man mano.
Li invidio, sì, ma poi ripenso che con il giovine ho potuto provare tutto questo due volte -nel mezzo, un anno da estranei- e che ora, insieme si è felici anche così, a leggere uno accanto all'altro nel nostro letto, o a guardare che combinano questa volta i Gallaghers.

16 dicembre 2017

40 sono i nuovi 20

Andiamo al Cinema

Si era detto -in vista dell'uscita del film- di non sottovalutare mai una commedia con Reese Witherspoon.
Perché Reese, negli ultimi anni, i suoi progetti li sceglie con cura, forte del potere di produttrice, di una carriera costruita proprio su i no, e sulle scelte fatte.
Si era detto di non aspettarsi la solita commedia su una donna in crisi, fresca di separazione, che ospitando tre giovanissimi aspiranti attori/registi/sceneggiatori ritrovava vitalità e l'amore.
E invece, purtroppo, questo si trova a guardare i 40 sono i nuovi 20.

15 dicembre 2017

The Big Sick

Andiamo al Cinema

Le commedie indie le riconosci subito.
Ci sono certi nomi coinvolti su cui puntare (Apatow alla produzione, Zoe Kazan protagonista), ci sono certe scelte stilistiche da rispettare e soprattutto c'è sempre quella storia d'amore speciale/diversa/romantica/simpatica, da raccontare.
The Big Sick con questa inizia.
Abbiamo lui, Kumail, pakistano che sogna di sfondare come comico e che si allena in serate di cabaret dove qualche risata la strappa, mentre dribla la sua famiglia, mussulmana fervente, che lo obbliga alla preghiera e cerca per lui una moglie, ovviamente dal Pakistan.
Abbiamo lei, Emily, che lo conosce in una serata al cabaret, va fino a casa sua ma mette in chiaro che una relazione non ci sarà, non è il momento, regola dei due giorni.
Ovviamente, due giorni non passeranno prima di rivedersi, e mentre lui colleziona foto di aspiranti mogli pakistane, la storia prende vita, si rafforza, l'amore c'è.
Ma l'amore, presto sparisce.
Improvvisamente, diciamo pure. Così improvvisamente da lasciare lo spettatore -me- perplessa, davanti alla crisi di nervi e di pianto di Emily, davanti al silenzio di Kumail.
Ed è qui che The Big Sick diventa altro, diventa qualcosa di più, di diverso ma purtroppo anche meno centrato, rispetto a quella storia d'amore da classico film indie.

14 dicembre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 14 Dicembre

Esce Star Wars e non ce n'è per nessuno.
Sbagliato, perchè per chi fan di Guerre Stellari non è, la distribuzione si affida al Woody Allen annata 2017 e pure a una sfilza di cinepanettoni che terranno compagnia da qua a Natale.
Io, comunque, preferisco stare in una galassia lontana, lontana.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Dopo la pausa collaterale presa con Rogue One, si torna in azione e si torna dove avevamo lasciato i nostri jedi, o aspiranti tali.
Io corro già al cinema, come una fan accanita che si rispetti.
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La Ruota delle Meraviglie
Come ogni dicembre che si rispetti, arriva il Woody Allen dell'occasione.
Ancora vintage, ancora un super cast (Kate Winslet, Jim Belushi, Juno Temple, Justin Timberlake), ma sarà l'anno buiono o no?
Ovviamente, solo la visione ce lo dirà.
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Belle Dormant
Versione kitsch, con un tocco francese ma pure un po' spagnolo della nota fiaba.
Versione d'autore, certo, ma di non facile reperibilità.
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Poveri ma Ricchissimi
Esce senza nemmeno nominare il suo regista (couff couff... Fausto Brizzi.. couff couff) un cinepanettone con Christian De Sica di cui non si sentiva il bisogno, anche perchè sequel di cui non si sentiva altrettanto il bisogno.
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Natale da Chef
Se da una parte abbiamo De Sica, dall'altra Boldi versione chef.
Fuori tempo massimo, ne facciamo a meno.
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Super Vacanze di Natale
Non bastassero i due cinepanettoni di cui sopra, ecco un'operazione nostalgia affidata nientemeno che a Paolo Ruffini, che monta spezzoni di TUTTE le vacanze di Natale cult.
Non ne avevamo bisogno.
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L'Assoluto Presente
Meglio il disimpegno più completo di De Sica-Boldi o i tentativi italiani di film d'autore? Vista l'eccessiva leggerezza dei primi e la pesantezza dei secondi, meglio stare tra Woody e una galassia lontana lontana questa settimana.
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13 dicembre 2017

Smetto Quando Voglio - Ad Honorem

Andiamo al Cinema

Il momento di smettere, forse è arrivato.
Ma per finire in bellezza, ci vuole il botto, no?
E il botto, ad honorem, arriva.
Sì, perchè l'entusiasmo irrefrenabile per quel primo capitolo che ancora non era un primo capitolo e che era scemato in un secondo piuttosto stanco (per colpa soprattutto di un inizio riassuntivo), torna ad accendersi ora che la Banda deve portare a termine la sua missione.
Non c'è tempo da perdere, qui, non ci sono premesse, riassunti, presentazioni da fare. Si parte da dove ci si era lasciati, il lungo flashback che era Masterclass fa tornare al presente, con un cattivo da sconfiggere e un attentato da sventare.
Per farlo, però, di problemi da affrontare ce ne sono.

12 dicembre 2017

The Marvelous Mrs. Maisel

Mondo Serial

Siamo alla fine dei favolosi anni '50, quelli dell'alta moda, delle casalinghe perfette, dei matrimoni perfetti.
Midge Maisel rappresenta in tutto e per tutto lo stereotipo della perfetta mogliettina.
Figlia di una madre altrettanto perfetta, di un padre studioso, una famiglia ebraica rigida ma non troppo, un marito sposato subito dopo l'università, due figli da crescere ma un fisico ancora invidiabile.ù
Insomma, la perfezione.
Compiacente, impeccabile nel trucco e nel parrucco anche appena sveglia, capace pure di corrompere baristi per far esibire suo marito -aspirante comico- all'orario perfetto nella serata cabaret, Midge è perfettamente felice.
Finché Joel fa fiasco, finché non rivela di avere un'amante e la lascia così, su due piedi.
Ed è qui che la vera Midge si rivela, quella dalla parlantina irrefrenabile, dai tempi comici più giusti, irriverente, sboccata, e cerca vendetta proprio su quel palco che il marito non sa calcare, conquista il pubblico, creando scandalo, ma trovando nella sua vita di casalinga non più perfetta, qualcosa che si avvicina ancor più alla perfezione.

11 dicembre 2017

Golden Globe 2018 - Le Nominations

L'Award Season è ufficialmente aperta, e si parte come sempre dai Globi D'oro.
Come sempre, poi, poco c'è da dire visto che la maggior parte dei film in Italia deve ancora uscire, ma la battaglia che già è stata veneziana tra i bellissimi The Shape of Water e Tre Manifesti... si ripresenta e in parecchie categorie, e se già si è visto Dunkirk, toccherà aspettare ancora un po' gli attesissimi Ladybird, The Post, I, Tonya e The Disaster Artist.
Se l'Italia come da previsioni non ce l'ha fatta ad entrare nella cinquina dei film stranieri (ce l'ha fatta invece la Jolie, mah) ci si consola grazie all'incetta di Luca Guadagnino (che manca però la regia) e Virzì che con The Leisure Seeker mette tutto nelle mani di Helen Mirren.
Curioso poi come gli attori nominati siano perlopiù vecchie e solide glorie (Tom Hanks, Meryl Streep, Denzel Washington, Daniel Day Lewis, Gary Oldman e pure la sorpresa Christopher Plummer, pronto sostituto di Kevin Spacey) e lo spazio per i giovani sia occupato da veri giovanissimi (Saoirse Ronan, Timothée Chalamet, Daniel Kaluuya), questione di età.
Fanno notizia, comunque, i grandi esclusi, da Jake Gyllenhaal a Jennifer Lawrence, il cui Madre! è stato prontamente snobbato, al Suburbicon di Clooney, con Downsizing che si aggiudica giusto un paio di nomination di consolazione.


Passando alle serie TV, niente da fare né per Halt and Catch Fire né per The Leftovers, mentre i nomi che circolano sono sempre quelli, e si procede a un copia-incolla degli Emmy, l'unica gioia e sorpresa è da dedicare a Jude Law e il suo giovane papa, finalmente riconosciuto e nominato.

Appuntamento ora per la notte del 7 gennaio, in cui Seth Meyers condurrà la serata e decreterà i vincitori.
Di seguito tutte le nominations:

Skam

Mondo Serial

Prendi una serie cool e generazionale come Skins, e spostala in Norvegia.
Prendila nel suo saper fotografare una generazione che ancora non ha la testa perennemente abbassata sugli smartphone e ambientala ai giorni nostri, dove ai dialoghi, devi per forza di cose aggiungere chat, foto pubblicate sui social, squilli e trilli che incombono ogni minuto.
E avrai Skam.
Una serie esplosiva, esplosa lì, in Norvegia, nel web, e che in poco tempo ha spopolato anche all'estero, anche qui in Italia.
Quattro stagioni, 43 episodi, tutti in appena due anni.
Ma: la bellezza.
O, più che la bellezza, il saper raccontare senza filtri, senza fronzoli, i giovani di oggi.

10 dicembre 2017

La Domenica Scrivo - Montagna (di una bambina e di un'adolescente costrette alla montagna, di una non-adulta che ci torna)

C'era un bambina per cui la domenica, era di mercoledì.
Succede se hai dei genitori che la domenica lavorano, che il bar lo devono tenere aperto per far godere agli altri della domenica, e se quel bar chiude di mercoledì.
E il mercoledì, cascasse il mondo, si va in montagna.
Oddio, magari non proprio tutti i mercoledì, magari qualche volte ci si scampa, si va a Gardaland, si va a fare spese, si sta semplicemente a casa tutti insieme, ma il più delle volte, in quel mercoledì che ha il sapore della domenica, si parte dopo pranzo, dopo la scuola, e si affrontano i tornanti.
Strano.
Strano per una famiglia che ha il mare altrettanto vicino, che ha nonni che al mare, cascasse il mondo, ci vanno per due settimane, in pieno luglio, stesso hotel, stessa spiaggia, per una vita.
O forse, è proprio una reazione a quelle vacanze comandate, a quel mare che da giovani aumenta la libertà, ma se ancora giovane, e con una famiglia già tutta per te, forse il tuo posto è la montagna, più impervia, più seducente, che richiede silenzio, riflessione, rispetto.

9 dicembre 2017

Good Time

Andiamo al Cinema

Da una parte Robert Pattinson che continua la sua scelta di smarcarsi dal cinema più commerciale e sceglie un altro progetto piccolo piccolo, in cui imbruttirsi, in cui rendersi irriconoscibile all'orda di fan che l'hanno perseguitato.
Dall'altra i fratelli Safdie che dopo quello strano ma intenso film, a metà strada tra il documentario e la presa diretta che è stato Heaven Knows What, che passano ad un cinema almeno un po' più di massa, quel poco che basta per avere coinvolti nomi come Robert Pattinson -appunto- e Jennifer Jason Leight.

8 dicembre 2017

Mistero a Crooked House

Andiamo al Cinema

Altra Agatha Christie, stesse aspettative.
Come con l'Orient Express, quello che si chiede a un altro adattamento di una delle tante storie gialle della scrittrice inglese, è un certo rigore british, un'attenzione particolare per la scenografia come per i costumi, ma soprattutto per gli intrecci che andranno a svolgersi.
Questo, a Crooked House, succede.
Succede però che non basta.
Sì, infatti, non abbiamo un regista che si diverte e dimostra tutte le sue doti, anzi, nell'inserimento di flashback pecca in raccordi non proprio da antologia, e nonostante qualche scena di danza ben ritmata, la regia di Gilles Paquet-Brenner resta perlopiù anonima.
Non abbiamo attoroni che si succedono come fossimo in un all stars game, pur avendo una Glenn Close particolarmente in parte e delle brave Gillian Anderson e Christina Hendricks.
Abbiamo però una storia, la preferita proprio della Christie.

7 dicembre 2017

Assassinio sull'Orient Express

Andiamo al Cinema

Un film tratto da un romanzo di Agatha Christie te lo aspetti decisamente british, ben curato nella scenografia come nei costumi, che punta i riflettori sugli attori, certo, ma soprattutto sulla storia.
Non a caso, la prolifica creatrice di storie, per i suoi intrecci originali è conosciuta.
Inizia una nuova -e non così richiesta- versione dell'Assassinio sull'Orient Express, e fin dalla prima immagine capisci che quello che ti aspetti, non ci sarà.
Colpa, per assurdo, di un budget sostanzioso.
Un budget che fa propendere per altri aspetti da curare: gli effetti speciali ridondanti, per ricreare città e treni in corsa, e soprattutto a servizio di un cast all stars.
E così, tutta la prima parte del film è un "oh guarda, c'è lui", "c'è pure lui" "e lei!" "anche lei!", un continuo di wow -per chi il cartellone non l'ha letto- che va a minare proprio la storia, e il suo ritmo, su cui ci si dovrebbe invece concentrare.

6 dicembre 2017

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 6 Dicembre

Ponte natalizio? Le uscite al cinema anticipano di un giorno, ma i titoli da tenere d'occhio sono quelli in arrivano dai Festival, anche se all'apparenza sembrano di nicchia.
Per i più, commedie e risate facili non mancheranno.

Suburbicon
George Clooney alla regia, Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaacs protagonisti, i fratelli Coen alla sceneggiatura.
Cosa ne esce?
Di questo nuovo Fargo senza neve e anni '50 ho parlato QUI, leggete per sapere.
L'insulto
Altra visione veneziana (di cui ho parlato QUI), e di certo da non sottovalutare.
Questo film libanese-sì, ho detto libanese- è una perfetta sineddoche -sì, ho detto sineddoche- della situazione nel Paese. E la pesantezza non è di casa, garantito.
Loveless
Da Venezia a Cannes, con il film russo vincitore del Gran Premio della Giuria.
Protagonista una coppia divorziata che deve fare i conti con la scomparsa del figlio. Tensione e solidità a cui dar fiducia.
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Free Fire
Un super cast (Armie Hammer, Brie Larson, Cillian Murphy, Jack Reynor) per un film da vedere rigorosamente doppiato, anche se -chiusi in un hangar assieme a criminali in cerca di armi nella Boston degli anni '70- non tutto fa propendere per un film riuscito.
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Due sotto il burqua
Commedia francese che gioca con stereotipi ed equivoci. L'esaltazione generale della critica sembra esagerata, ma dell'oltralpe ci si fida per delle risate intelligenti.
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The Void
Horror dalle atmosfere cupe e tese, in un ospedale abbandonato, e che -come da moda- rimanda e omaggia gli anni '80 del genere.
Per appassionati.
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Bad Moms 2
Se il primo capitolo con il suo essere volutamente politicamente scorretto non invitava di certo alla visione, questo secondo leggero leggero e ahimé natalizio, non fa cambiare idea.
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Patti Cake$
Una donna, bianca, sovrappeso, con il sogno di diventare rapper. Ce la farà?
Commedia -ma non troppo- indie da non sottovalutare.
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Il Premio
On the road tra padre e figlio, il primo scrittore insignito del Premio Nobel che ha però paura di volare, il secondo, personal trainer, diverso e distante, e con il sogno di aprire una palestra che accetta per soldi di accompagnarlo.
Alessandro Gassman alla regia e protagonista, per un film a cui mi sento di dare una possibilità.
Nel cast Gigi Proietti, Anna Foglietta, Rocco Pappaleo.
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The Wicked Gift
Horror all'italiana che gioca ad essere straniero, ma basta la locandina per sostituire i brividi con le risate.
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My Little Pony: Il Film
Non si ferma la moda degli unicorni né del ritorno di icone della nostra giovinezza.
Con colori sgargianti che bucano gli occhi, i piccoli pony fluo sono al cinema per la gioia dei più piccoli. Forse.
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