12 dicembre 2012

A 007 Dalla Russia con Amore

Bond, James Bond - 50 anni e non sentirli.



In occasione dei 50 anni dell'agente segreto più apprezzato del mondo, In Central Perk continua la sua lunga maratona di proiezioni. Siamo al secondo capitolo.





Capitolo numero 2, 007 si conferma essere un passo avanti nel suo genere.
Un inizio intrigante, una sigla visivamente eccezionale (soprattutto se si pensa che siamo nel 1963 e che il barocco degli anni '80 è ben lungi dall'arrivare) e un ritmo molto più incalzante rispetto all'esordio.
James Bond con tutto il suo fascino si ritrova a combattere ancora una volta con la fantomatica società segreta SPECTRE, capitanata da un altrettanto misterioso Ernst Stavro Blofeld che fa partire il più classico dei cliché dei film d'azione: stare nell'ombra, su di una sedia girevole, accarezzando un gatto possibilmente bianco. Così si presenta questa volta il nemico di Bond pronto a vendicare la morte del dottor No, ma in realtà l'agente inglese si troverà di fronte in carne ed ossa più di un uomo da cui difendersi. Il doppio gioco diventa qui routine, coinvolgendo Unione Sovietica, CIA e MI6, con la stessa bond girl di turno (interpretata dall'italiana Daniela Bianchi) che diventa un'importante pedina del gioco. Lo scopo è quello di riuscire a rubare all'Unione Sovietica il Lektor, una macchina per decrittare crittogrammi che interessa a tutte le parti chiamate in causa e che Bond, con l'aiuto proprio di Tatiana, dovrà recuperare.
Ambientato ad Istanbul e Venezia (la Russia del titolo richiama solo il ruolo di primo piano che questa ha nell'operazione), ha però nel lungo viaggio sull'Orient Express la sua ambientazione migliore.
L'azione si fa più interessante, gli scontri più adrenalinici e lo stesso Sean Connery intriga più che mai nei panni dell'uomo che sa di piacere.
La regia di Terrence Young è collaudata e, nonostante la lunghezza forse eccessiva, firma un secondo capitolo ancora più convincente del primo, che lascia in sospeso, per il momento, il conto con la SPECTRE.

4 commenti:

  1. Un classico, per me il migliore. E poi qui c'è l'unico vero 007, secondo me

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono ancora all'inizio di questa lunga maratona, ma credo che al momento Goldfinger sia un ottimo rivale per questo film! Niente da discutere sul fascino senza tempo di Sean :)

      Elimina
  2. Anche secondo me questo è il miglior film su James Bond.
    L'ambientazione sull'Orient Express è perfetta, per atmosfere e ritmo narrativo... tanto che poi Roger Moore ci tornerà un paio di volte su un treno per affrontare il cattivone di turno, però il ricordo in quei casi torna a questo film, e quindi il senso di già visto si fa strada...

    Degna di nota anche "N° 3", l'agente della Spectre in gonna e coltello nella scarpa...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prometto che nelle prossime settimane ricomincio l'estenuante maratona Bond! E' arrivato il momento di far arrivare Roger Moore!

      Elimina