9 agosto 2017

No Stranger Than Love

E' già Ieri -2015-

Agosto terreno fertile per le commedie più leggere, per le commedie leggere romantiche e ovviamente per le commedie leggere romantiche in stile Sundance.
E allora, lo sapete come si deve cominciare:
Lei è Lucy, reginetta della cittadina in cui vive, di cui praticamente tutti -dai colleghi professori al preside, dal pazzo del villaggio ai netturbini- sono innamorati.
Lei di questa perfezione, delle continue avance e dei continui appuntamenti da evitare con tatto, è stanca. E allora sta per fare una pazzia. Sta per concedersi a un uomo che non ama, professore come lei, sposato. Lui si dichiara innamorato, pazzo, pronto a tutto. Lei tentenna. Dice una bugia, e lui cade in un buco nero.
Sì, un buco nero.
Che si apre nel mezzo del suo salotto, lo inghiotte e chissà dove lo fa fluttuare.
Ma non è lui il lui che ci interessa.


Lui infatti è Rydell, uno scagnozzo assoldato per intimidire il lui nel buco, indebitato per scommesse clandestine. Questo lui però non ci sta a fare lo scagnozzo, costretto al ruolo da una famiglia che da sempre vive di malaffari, vorrebbe scrivere poesie e innamorarsi.
Conosce lei, per caso, per un piccolo incidente, e qualcosa scatta, per entrambi.
C'è però un buco da chiudere, un lui (l'altro) ormai insopportabile da tirar fuori e il pasticcio da nascondere, a una moglie disperata, a una città che cerca il colpevole.
C'è caos, sì, c'è della fantascienza che non si capisce, ma che ha in sé una sua poesia, e c'è del romanticismo, che però viene spesso oscurato a favore di una crescita, di quella lei stanca del ruolo della perfettina, di quel lui che cerca di tirarsi fuori da quella famiglia ingombrante, e dalla cittadina stessa che cerca di salvare il salvabile, uniti.


Nonostante le pessime critiche e bassissimi voti che si incontrano qua e là per la rete, No stranger than love è uno di quei film leggeri e zuccherosi, conditi con colori pastello e con un cast che fa innamorare, capitanato com'è dalla splendida e brava Alison Brie (sì, bella a modo suo, però, come si dice in Glow) e il bel Justin Chatwin di Shameless che ai film indie leggeri e dalle buone intenzioni sembra abbonato.
Poi sì, c'è pure l'odioso Colin Hanks, ma sarà che fluttuante com'è in quel buco nero non lo si vede, lo si sente solo, pure lui risulta accettabile.
Miracoli d'agosto, miracoli di quelle commedie romantiche e indie perfette per l'estate.


Regia Nick Wernham
Sceneggiatura Steve Adams
Musiche Geoff Zanelli
Cast Alison Brie, Justin Chatwin, Colin Hanks
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8 commenti:

  1. Dopo Glow, perché rinunciare a una romcom indie con Alison Brie?
    Perché c'è l'odioso Colin Hanks, ecco perché! :)

    Vedrò però di chiudere un occhio sulla sua partecipazione e cercherò di recuperarlo prima della fine dell'estate...

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    1. L'occhio lo si chiude volentieri perchè l'odioso Colin poco si vede (anche se tanto si sente), ci si rifà con la bella Brie e il bel Justin ;)

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  2. Ne avevamo parlato lo scorso anno, forse.
    E' sull'hard disk da allora.
    Recuperò anche questo!

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    1. È stato sul mio hard disk fino adesso, ma l'estate è il suo periodo perfetto, leggero e romantico e imperfetto com'è.

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  3. Adoro quando qualcuno di un film dice "Nonostante le pessime critiche e bassissimi voti che si incontrano qua e là..."

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    1. Incontrarli è stato un brutto colpo, film leggero e con poche pretese, tutte quelle bastonate non sono meritate :)

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  4. non l'avevo mai sentito, ma potrebbe decisamente essere il mio genere

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    1. Romantico, leggero, ed estivo: sì, ha tutte le carte in regola per piacerti ;)

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